<%if foto<>"0" then%>
|
|
|
 VOTO Per il partito del diavolo. Quello dei mercanti, delle mignotte, dei preventivi.
Che ha inventato il marketing e gli hippie. Principio vitale e creatore, maschio, della contemporaneità. Ora, però, sta perdendo dei colpi. Martiri e beghini non fanno altro che strillare di valori e verità. Tutte balle per il vecchio tiranno, avvezzo alla ruvida legge del business e a quella melliflua del piacere. Parole incomprensibili, sparate in tutto il mondo dalla comunicazione.
Il re si era illuso. Per anni aveva dimenticato: non era solo al suo arrivo. La comunicazione era sempre stata lì. Creatrice, femmina, dell’umanità. Il vecchio aveva creduto di dominarla e in effetti per lungo tempo era andata così. Non aveva più memoria di essere anch'egli una sua creazione. Una funzione. Lei poi se ne stava in un angolo. Zitta e buona, casa e bottega.
Non aveva fatto una piega neanche quando le aveva portato a casa la tecnologia. L'arrivo della nuova amichetta sembrava non turbarla. Anzi: assecondava di buona lena ogni morbosità del veccho pervertito. Poi ci ha preso gusto e ha cominciato a giocare per sé. La nuova non le dispiaceva affatto, era una complice ideale. Efficiente, assecondava ogni voglia con pruriginosa meticolosità. E aumentava sempre la posta.
Dominata e dominatrice, allora, si sono messe a giocare insieme. Proprio sotto gli occhi del re, che non vedeva e si compiaceva: la partita era sempre più eccitante. Ma gli sguardi tradivano e il vecchio era costretto a rincorrere. Sempre più spesso non capiva e passava in rassegna prima l'una poi l’altra, a ripetizione, per afferrare qualcosa. La bocca spalancata.
Loro lo tranquillizzavano, gli facevano le coccole e lo mettevano a dormire. Era stato un re glorioso e non si meritava uno scherno manifesto. Dentro di loro, però, sapevano già come sarebbe finita.
 |
|
|
|
4 marzo 2008
BELLA DA PERDERE
Pare che manchi solo la matematica per la standing ovation delle decine di migliaia di volontari pro-Obama annidati tra le scrivanie di tutti i "media" d'America. Pare.
Leggo sul Corriere che secondo l'ultimo studio del Center for Media and Public Affairs, il Fighetto fino ad oggi è stato
spudoratamente «favorito dai giornalisti». Nei sondaggi Hillary –
secondo il Center vittima della misoginia più sfrenata dei media - è
riuscita a riportarsi in vantaggio in Ohio e anche a livello nazionale
sta recuperando terreno nei confronti di Obama. Delle cinque indagini
pubblicate ieri, quattro la danno avanti in Ohio, tra i quattro e i
dodici punti. Serrata la lotta anche in Texas, dove Obama sembra avere
perso il vantaggio degli ultimi giorni.
Lui fa finta di niente, anche se un secondo un documento segreto
dell’ambasciata canadese in Usa il suo principale consigliere economico, Austan Goolsbee, avrebbe rassicurato il governo canadese
che le sue recenti critiche anti-Nafta, (l’accordo di libero scambio
tra Usa, Canada e Messico che ha messo in ginocchio l’economia
dell’Ohio) sono solo chiacchiere elettorali, buone solo fino a domattina.
Massimo snobismo anche sul processo a Tony Rezko, partito ieri a Chicago. E dire che l’immobiliarista dell’Illinois, accusato di
riciclaggio, tentata estorsione, frode e corruzione, si era mostrato ben più sensibile nei confronti di Obama, sborsando quattrini per finanziare anni di campagne elettorali. Secondo Robert Novak, il Fighetto avrebbe legami anche con
Nahdmi Auchi, miliardario iracheno che vive a Londra ed è stato condannato
per riciclaggio di denaro sporco. Pecunia non olet, o no? Silenzio.
Sto cominciando a scaldarmi Ha commentato Hillary, ma la partita è davvero in salita. Bella da vincere, come si dice al tressette. Vediamo tra qualche ora.
|
|
|